Caffè Borghetti è molto più di un liquore. È un piacere dolce, morbido, aromatico, che nasce da un seducente abbraccio tra alcol e caffè.
Il vero caffè espresso, ottenuto dalle migliori selezioni di Arabica e di Robusta, sapientemente dosate in enormi caffettiere. Caffè Borghetti è pura tradizione perché nasce dagli stessi processi di lavorazione della ricetta originale del 1860. Un metodo che offre, da sempre, sapori raffinati e autentici.
Fu ideato nel 1860 dall'anconetano Ugo Borghetti, proprietario di un bar chiamato Caffè Sport, in occasione della nascita della linea ferroviaria Pescara-Ancona.
Inizialmente composto da una miscela di caffè e alcool servita ai viaggiatori della vicina stazione ferroviaria, venne successivamente raffinata la ricetta con una miscela di Coffea arabica e di Coffea robusta.
Borghetti iniziò a produrlo a livello industriale e si trasferì a Roma ottenendo, durante il periodo fascista, anche incarichi di partito. Negli anni 70 la Borghetti ebbe dissesti finanzieri che la portarono al fallimento e il marchio venne preso in affitto dalla ditta Barrovecchio di Jesi per alcuni anni, finché non venne messo all'asta nel 1976 e aggiudicato alla società Carpano, che lo distribuì in tutta Italia con relativo successo. Nel 1982 il 50% del marchio venne acquistato dalla Distillerie fratelli Branca, che lo lanciò a livello internazionale e ne rilevò l'altra metà nel 2002.
Caffè Borghetti è molto più di un liquore. È un piacere dolce, morbido, aromatico, che nasce da un seducente abbraccio tra alcol e caffè.
Il vero caffè espresso, ottenuto dalle migliori selezioni di Arabica e di Robusta, sapientemente dosate in enormi caffettiere. Caffè Borghetti è pura tradizione perché nasce dagli stessi processi di lavorazione della ricetta originale del 1860. Un metodo che offre, da sempre, sapori raffinati e autentici.
Fu ideato nel 1860 dall'anconetano Ugo Borghetti, proprietario di un bar chiamato Caffè Sport, in occasione della nascita della linea ferroviaria Pescara-Ancona.
Inizialmente composto da una miscela di caffè e alcool servita ai viaggiatori della vicina stazione ferroviaria, venne successivamente raffinata la ricetta con una miscela di Coffea arabica e di Coffea robusta.
Borghetti iniziò a produrlo a livello industriale e si trasferì a Roma ottenendo, durante il periodo fascista, anche incarichi di partito. Negli anni 70 la Borghetti ebbe dissesti finanzieri che la portarono al fallimento e il marchio venne preso in affitto dalla ditta Barrovecchio di Jesi per alcuni anni, finché non venne messo all'asta nel 1976 e aggiudicato alla società Carpano, che lo distribuì in tutta Italia con relativo successo. Nel 1982 il 50% del marchio venne acquistato dalla Distillerie fratelli Branca, che lo lanciò a livello internazionale e ne rilevò l'altra metà nel 2002.