Il Barolo è una tipologia di vino che, per Paolo Scavino, ha un valore affettivo particolare. Diverse infatti sono le etichette che vengono dedicate a questo grande rosso piemontese, e questa bottiglia rappresenta il primo passo per avventurarsi nella gamma dei Baroli realizzati dalla cantina. Un prodotto che nasce dall’unione di diverse parcelle sparse all’interno della denominazione, che si mescolano fra loro in armonia e complessità, regalando un sorso identitario generale di ciò che questa zona del Piemonte è in grado di offrire nel bicchiere.
Questo Barolo è un vino rosso piemontese che nasce dall’utilizzo in purezza dell’uva regina di questo territorio, il Nebbiolo, da sempre in grado di dare vita a prodotti di ottima qualità. Le uve di questa varietà provengono da ben sette cru differenti, ricompresi attorno ai comuni di Castiglione Falletto, Barolo e Serralunga d’Alba. Una volta giunti nei locali adibiti alla vinificazione di Paolo Scavino, gli acini fermentano separatamente a seconda della parcella di provenienza, per poi effettuare la malolattica in legno, senza alcuna filtrazione. Poi si passa alla fase di maturazione, in cui il vino riposa per 10 mesi in barrique e per altri 12 mesi in botti grandi di diverse capacità.
Il Barolo è una tipologia di vino che, per Paolo Scavino, ha un valore affettivo particolare. Diverse infatti sono le etichette che vengono dedicate a questo grande rosso piemontese, e questa bottiglia rappresenta il primo passo per avventurarsi nella gamma dei Baroli realizzati dalla cantina. Un prodotto che nasce dall’unione di diverse parcelle sparse all’interno della denominazione, che si mescolano fra loro in armonia e complessità, regalando un sorso identitario generale di ciò che questa zona del Piemonte è in grado di offrire nel bicchiere.
Questo Barolo è un vino rosso piemontese che nasce dall’utilizzo in purezza dell’uva regina di questo territorio, il Nebbiolo, da sempre in grado di dare vita a prodotti di ottima qualità. Le uve di questa varietà provengono da ben sette cru differenti, ricompresi attorno ai comuni di Castiglione Falletto, Barolo e Serralunga d’Alba. Una volta giunti nei locali adibiti alla vinificazione di Paolo Scavino, gli acini fermentano separatamente a seconda della parcella di provenienza, per poi effettuare la malolattica in legno, senza alcuna filtrazione. Poi si passa alla fase di maturazione, in cui il vino riposa per 10 mesi in barrique e per altri 12 mesi in botti grandi di diverse capacità.