Il nome Ortrugo si ebbe nel 1927, quando la rivista “Italia Agricola” lo annoverò fra i “principalissimi” vitigni bianchi da vino della provincia di Piacenza. Dopo alterne fortune, all’inizio degli anni ’70 nel piacentino diede il via alla sua valorizzazione che comportò anche la vinificazione in purezza delle sue uve. Dal 2010 l’Ortrugo ha un disciplinare tutto suo che contempla tre tipologie di vino: fermo, frizzante e spumante.
Contiene solfiti.
Il nome Ortrugo si ebbe nel 1927, quando la rivista “Italia Agricola” lo annoverò fra i “principalissimi” vitigni bianchi da vino della provincia di Piacenza. Dopo alterne fortune, all’inizio degli anni ’70 nel piacentino diede il via alla sua valorizzazione che comportò anche la vinificazione in purezza delle sue uve. Dal 2010 l’Ortrugo ha un disciplinare tutto suo che contempla tre tipologie di vino: fermo, frizzante e spumante.
Contiene solfiti.