Il Sake, o Nihonshu, è una bevanda alcolica tradizionale giapponese ottenuta dalla fermentazione del riso. È solo con la nascita della coltivazione in umido che si scoprì la muffa loji-kin i cui enzimi riescono a trasformare in zuccheri gli amidi complessi rendendo così inutile sia la masticazione, primo metodo utilizzato nella produzione di sake, sia il germinamento tipico nella produzione della birra e dei distillati di cereali. Maggiore è la levigazione del chicco prima della sua fermentazione, migliore sarà la qualità del prodotto. Il cuore del chicco è infatti la parte più ricca di shimpaku, ossia quella componente amidacea in grado di donare qualità, complessità e fragranza al sake. In base al tipo di riso utilizzato, sempre diverso dalla tipologia che si è soliti mangiare, e in base alla percentuale di levigazione del chicco avremmo diversi tipi di sake.
Il Nakadori Junmai (denominazione che caratterizza il fermentato prodotto esclusivamente dalla prima colatura nella fase di pressatura, il cuore insomma) è prodotto dalla famiglia Asahara nella regione di Oku-Musashi, nella parte orientale dell’isola di Honshu. Minerale e con note di frutta disidratata e anice, è ideale in pairing con la cucina giapponese (che non è solo sushi, mi raccomando).
Il Sake, o Nihonshu, è una bevanda alcolica tradizionale giapponese ottenuta dalla fermentazione del riso. È solo con la nascita della coltivazione in umido che si scoprì la muffa loji-kin i cui enzimi riescono a trasformare in zuccheri gli amidi complessi rendendo così inutile sia la masticazione, primo metodo utilizzato nella produzione di sake, sia il germinamento tipico nella produzione della birra e dei distillati di cereali. Maggiore è la levigazione del chicco prima della sua fermentazione, migliore sarà la qualità del prodotto. Il cuore del chicco è infatti la parte più ricca di shimpaku, ossia quella componente amidacea in grado di donare qualità, complessità e fragranza al sake. In base al tipo di riso utilizzato, sempre diverso dalla tipologia che si è soliti mangiare, e in base alla percentuale di levigazione del chicco avremmo diversi tipi di sake.
Il Nakadori Junmai (denominazione che caratterizza il fermentato prodotto esclusivamente dalla prima colatura nella fase di pressatura, il cuore insomma) è prodotto dalla famiglia Asahara nella regione di Oku-Musashi, nella parte orientale dell’isola di Honshu. Minerale e con note di frutta disidratata e anice, è ideale in pairing con la cucina giapponese (che non è solo sushi, mi raccomando).