Contiene Solfiti.
Raccontare in modo non convenzionale Gabriele d’Annunzio nel 160° anniversario dalla sua nascita: questo l’intento della Fondazione Il Vittoriale degli italiani, presieduta da Giordano Bruno Guerri, e Domìni Veneti, premium brand di Cantina Valpolicella Negrar, nel dar vita a Fratefoco, un Valpolicella Ripasso Doc Classico Superiore dal profumo intenso e dal sapore corposo.
«Siamo orgogliosi che Giordano Bruno Guerri abbia riconosciuto in Domìni Veneti il produttore d’eccellenza e l’interlocutore ideale per l’ideazione di Fratefoco che, oltre ad essere un vino d’alta gamma, è esso stesso espressione di una grande cultura enologica», afferma Renzo Bighignoli, presidente di Cantina Valpolicella Negrar.
Ottenuto attraverso la rifermentazione del Valpolicella fresco con le vinacce del Recioto, per cui naturalmente sensuale e al contempo puro, autentico, come deve essere un Ripasso, Fratefoco vuole narrare la contemplazione mistica di un uomo confinato tra le mura della propria dimora, la Prioria al Vittoriale, che arde delle passioni più terrene. Un «gioco da grandi», venato di sensuale ironia. Vuole inoltre omaggiare il gusto per gli pseudonimi e i «travestimenti letterari» del Vate. Fratefoco, infatti è uno dei noms de plume che d’Annunzio usava per firmare lettere destinate ad amici e amanti, come risulta dai preziosi documenti consultati da Michele Battistoni, direttivo creativo del progetto e marketing manager della cantina, e gli archivi del Vittoriale.
Contiene solfiti.
Contiene Solfiti.
Raccontare in modo non convenzionale Gabriele d’Annunzio nel 160° anniversario dalla sua nascita: questo l’intento della Fondazione Il Vittoriale degli italiani, presieduta da Giordano Bruno Guerri, e Domìni Veneti, premium brand di Cantina Valpolicella Negrar, nel dar vita a Fratefoco, un Valpolicella Ripasso Doc Classico Superiore dal profumo intenso e dal sapore corposo.
«Siamo orgogliosi che Giordano Bruno Guerri abbia riconosciuto in Domìni Veneti il produttore d’eccellenza e l’interlocutore ideale per l’ideazione di Fratefoco che, oltre ad essere un vino d’alta gamma, è esso stesso espressione di una grande cultura enologica», afferma Renzo Bighignoli, presidente di Cantina Valpolicella Negrar.
Ottenuto attraverso la rifermentazione del Valpolicella fresco con le vinacce del Recioto, per cui naturalmente sensuale e al contempo puro, autentico, come deve essere un Ripasso, Fratefoco vuole narrare la contemplazione mistica di un uomo confinato tra le mura della propria dimora, la Prioria al Vittoriale, che arde delle passioni più terrene. Un «gioco da grandi», venato di sensuale ironia. Vuole inoltre omaggiare il gusto per gli pseudonimi e i «travestimenti letterari» del Vate. Fratefoco, infatti è uno dei noms de plume che d’Annunzio usava per firmare lettere destinate ad amici e amanti, come risulta dai preziosi documenti consultati da Michele Battistoni, direttivo creativo del progetto e marketing manager della cantina, e gli archivi del Vittoriale.
Contiene solfiti.