Questo vino dall’incredibile struttura, dedicato alla figlia primogenita di Angelo, Gaia, e a sua nonna Clotilde Rey, proviene dalle uve del primo vigneto di 9 ettari impiantato a Chardonnay nel 1979. Altro azzardo ed altra scommessa vinta di Angelo che, con questo imbottigliamento, dimostrò ancora una volta al mondo quali vini eccezionali può donarci la terra di Langa, dove fino a quel momento era concepibile solo l’impianto di uve a bacca rossa. Dotato di grande struttura e complessità, grazie alla composizione del terroir, nelle buone annate ha potenziale di invecchiamento anche superiore ai 20 anni, caratteristica che lo annovera tra i vini bianchi più famosi del mondo.
Contiene solfiti.
Questo vino dall’incredibile struttura, dedicato alla figlia primogenita di Angelo, Gaia, e a sua nonna Clotilde Rey, proviene dalle uve del primo vigneto di 9 ettari impiantato a Chardonnay nel 1979. Altro azzardo ed altra scommessa vinta di Angelo che, con questo imbottigliamento, dimostrò ancora una volta al mondo quali vini eccezionali può donarci la terra di Langa, dove fino a quel momento era concepibile solo l’impianto di uve a bacca rossa. Dotato di grande struttura e complessità, grazie alla composizione del terroir, nelle buone annate ha potenziale di invecchiamento anche superiore ai 20 anni, caratteristica che lo annovera tra i vini bianchi più famosi del mondo.
Contiene solfiti.