I padri certosini sono gli inventori di questo "liquore" dei tempi moderni: i farmacisti del XVI secolo erano alla ricerca dell'elisir di lunga vita e la Chartreuse è da considerarsi il summa dell'esperienza farmaceutica che raggruppa in effetti tutte le 130 piante medicinali conosciute in quegli anni. Da allora la formula dei dosaggi è rimasta immutata e segreta. La Chartreuse è probabilmente la più importante realtà che produce liquori in Europa. Gli unici ad invecchiare i liquori in botti di rovere e a non aggiungere prodotti chimici per conservare, colorare, insaporire il prodotto, seguendo ricette antichissime che sono giunte fino a noi nel silenzio della Grande Chartreuse in val d'Isere ai piedi delle Alpi. Ormai non c’è più nessuno che invecchia i liquori. La Chartreuse Verte e Jaune hanno minimo 3 anni di invecchiamento in fusti rovere e la V.E.P., 10 anni distillate in sette alambicchi centenari di rame stagnato.
I padri certosini sono gli inventori di questo "liquore" dei tempi moderni: i farmacisti del XVI secolo erano alla ricerca dell'elisir di lunga vita e la Chartreuse è da considerarsi il summa dell'esperienza farmaceutica che raggruppa in effetti tutte le 130 piante medicinali conosciute in quegli anni. Da allora la formula dei dosaggi è rimasta immutata e segreta. La Chartreuse è probabilmente la più importante realtà che produce liquori in Europa. Gli unici ad invecchiare i liquori in botti di rovere e a non aggiungere prodotti chimici per conservare, colorare, insaporire il prodotto, seguendo ricette antichissime che sono giunte fino a noi nel silenzio della Grande Chartreuse in val d'Isere ai piedi delle Alpi. Ormai non c’è più nessuno che invecchia i liquori. La Chartreuse Verte e Jaune hanno minimo 3 anni di invecchiamento in fusti rovere e la V.E.P., 10 anni distillate in sette alambicchi centenari di rame stagnato.