Château du Cléray si distingue dall’immagine classica di un Muscadet e va controcorrente rispetto a molti altri, si posiziona in una nicchia di vini di alto livello e viene venduto esclusivamente attraverso i canali tradizionali come enoteche e ristoratori. I metodi di coltivazione rispettano l’ambiente e contribuiscono allo sviluppo della biodiversità.
Vinificazione: metodo tradizionale con pressatura moderata. Forte decantazione e stallo a freddo sul deposito del mosto fine (per estrarre gli aromi precursori). Fermentazione a freddo (tra 15 e 17°C). Affinamento sulle fecce (senza svinatura alla fine della fermentazione alcolica). Le fecce sono regolarmente sospese (pratica tradizionale della Borgogna, chiamata “rimescolamento delle fecce”). Questa tecnica aiuta a intensificare l’autolisi dei lieviti, poiché le fecce “nutrono” il vino.
Contiene solfiti.
Château du Cléray si distingue dall’immagine classica di un Muscadet e va controcorrente rispetto a molti altri, si posiziona in una nicchia di vini di alto livello e viene venduto esclusivamente attraverso i canali tradizionali come enoteche e ristoratori. I metodi di coltivazione rispettano l’ambiente e contribuiscono allo sviluppo della biodiversità.
Vinificazione: metodo tradizionale con pressatura moderata. Forte decantazione e stallo a freddo sul deposito del mosto fine (per estrarre gli aromi precursori). Fermentazione a freddo (tra 15 e 17°C). Affinamento sulle fecce (senza svinatura alla fine della fermentazione alcolica). Le fecce sono regolarmente sospese (pratica tradizionale della Borgogna, chiamata “rimescolamento delle fecce”). Questa tecnica aiuta a intensificare l’autolisi dei lieviti, poiché le fecce “nutrono” il vino.
Contiene solfiti.